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di Sara Scheggia, 04 giugno 2014

Raffinata musica popolare pugliese, che canta l’orgoglio di una terra e cerca di conciliarlo con suoni più moderni. Sossio Banda è il progetto di sei musicisti guidati da Francesco Sossio Sacchetti, sassofonista, autore, compositore, già membro per diversi anni della band di Enzo Avitabile. 
”Sugne” è il loro disco d’esordio. “Sugne” significa anche anche “sogno” e dà il titolo alla canzone d’apertura, tra pizzicati, percussioni e fiati arabeggianti, da mille e una notte. E già l’atmosfera è ben chiara, scandita dalla voce intensa di Loredana Savino. Molto movimentata è “Murgia”, tributo alla terra d’origine, bella e sterminata, ma anche “scassata”, quasi a sintetizzare in pochi immagini tutta una regione. Sempre sullo stesso tema, “Addòu fernèsce u Sud” ballata su queste lande di confine che sopportano sbarchi ed emergenze umanitarie. La world music mediterranea si sente, imponente, in pezzi in cui la voce è assoluta protagonista e diventa essa stessa uno strumento, come “Alì Alì” o “Schiève senza padrune”.

A metà tra suoni balcanici e musica contemporanea, invece, ” La strède de sèmbe “, tra i brani più affascinanti e complessi dell’album. Più manieristiche, invece, ” Ammìdie” e ” La sagre de le strumìnde “, che con i fiati regalano atmosfere da banda di paese e da saltimbanchi, mentre “Fìgghie mi” fa pensare alla pizzica e un meridione che è ancora più a sud di dove stanno loro. 
E dopo questa carrellata di canzoni dagli arrangiamenti non semplici, l’album si chiude poi con una sessione rumoristica. Che nulla a che vedere con quello che si è ascoltato fino a quel momento: un azzardo, forse. 
In definitiva, la Sossio Banda fa una buona prova. Si cimenta con la tradizione e cerca di innovarla. Si sforza di non essere ripetitiva, in un settore (la musica popolare del sud) che è un campo minato. C’è del talento in quel che suonano e anche buone idee. Di sicuro hanno messo le basi per fare qualcosa di ancora più coinvolgente e originale. Per il momento, chi ama il genere può godersi queste canzoni e, chissà, provare a v, ederli dal vivo.